martedì 4 maggio 2021

Ricominciare

Siamo ripartiti, in qualche modo. 
Nonostante continua la pandemia, con la speranza di una accelerazione nella distribuzione dei vaccini, abbiamo ripreso alcune attività rivolte ai bambini e giovani del progetto Conexão Vida. Io e Leleo, collega e amica del progetto, abbiamo deciso di riprendere con il rinforzo scolastico.
Piccoli gruppi, piccoli numeri, ma pronti per ritornare attivi.
Da lunedì al venerdì tutti i pomeriggi ci dedichiamo ai bimbi dai 5 ai 8 anni, con l'aggiunta di qualcuno di più grande, rimasto molto indietro con la scuola. 
Dividiamo il tempo giocando e studiando. Non vi dico la felicità di questi bimbi incontrandosi e giocando insieme, un po' meno per lo studio...né! 
Ma chiaro non si ricordano più cos'é la scuola e nessuno li segue. 
Tornare ad imparare e riprendere in mano un quaderno e le lettere dell'alfabeto, costa fatica e attenzione e non sono abituati a fare questo.
 Mi raccontava la nonna di una bambina, che il tempo della nipote é diviso tra televisione e cellulare, a volte fino a tarda sera e che di mattina la lascia dormire fino a mezzogiorno, per poi pranzare e ritornare davanti alla tv o cellulare. Quasi tutti questi bimbi non hanno dei genitori che li seguono e la realtà che li circonda non é delle più belle.
La maggior parte non ha un papà che vive con loro, le loro madri sono ragazze rimaste incinta molto giovani e i loro rispettivi partner sono ragazzi coinvolti in traffico di droga. Questi bimbi crescono in un ambiente dove la violenza, la prepotenza, il disinteresse, é la cornice della loro quotidianità. 
Chiaro non tutti, ma la base é sempre una grande mancanza di cura, situazioni di privazione, analfabetismo, disoccupazione, coinvolgimento di droga da parte di un genitore, assenza del padre, povertà culturale e materiale, contesto periferico di vita, dove si cresce considerando normale una sparatoria o scontro a fuoco con la polizia, dove si impara a riconoscere il suono di una arma, da quella di un petardo.
"Tia (é cosí che mi chiamano) quando c'é uno scontro a fuoco, corri o nasconditi da qualche parte...basta che ti abbassi!". Per loro vivere così é normale, io non mi ci sono mai abituata ai colpi di arma da fuoco, perché non deve essere normale!
Ci sono bambini che hanno difficoltà nell'apprendimento, non riconoscono le lettere, problemi di dislessia, di memoria o comportamentali, come K. che urla tutte le volte che non ottiene qualcosa e diventa aggressivo. Leleo sta cercando di aiutare la sua mamma, affinché K. possa essere seguito con un accompagnamento psicologico speciale. 
Noi non siamo specializzate per fare questo, ma possiamo essere attente e incamminare, per creare percorsi che possano aiutare e migliorare la vita di questi bambini, che é poi la finalità del progetto Conexão Vida. 





















Ho iniziato il primo incontro mensile con il gruppo adolescenti, che fanno parte, sempre, del progetto Conexão Vida.
Siamo partiti anche lì!
Il tema conduttore degli incontri mensili sarà.....l'Amore!!!! 
Suddiviso in queste tematiche: 
Amore per se stessi (accettazione di sé)
Amore verso gli altri (amicizia)
Amore per la famiglia (legami)
Amore per la Vita (rispetto e difesa per la Casa Comune)
Amore di Dio per me
Ogni incontro sarà accompagnato con una dinamica o gioco che verterà sul tema del giorno.
Quello che mi sta particolarmente a cuore é creare un momento dove questi ragazzi/e possano esprimere il loro punto di vista, possano parlare, esprimersi e capire che ci sono pareri differenti. 
Spesso imponiamo il nostro punto di vista e spesso non accettiamo quello dell'altro.
Imparare a rispettare e ascoltare che ci sono modi di pensare diversi é importante, per riconoscere la diversità, saperla accogliere e permettere che esista.
C'é una parte dell'Enciclica Fratelli Tutti, di papa Francesco che dice: " Un Paese cresce quando dialogano in modo costruttivo le sue diverse ricchezze: la cultura popolare, la cultura universitaria, la cultura giovanile, la cultura artistica e tecnologica, la cultura economica e della famiglia e la cultura dei media."
Se non c'é dialogo, ma solo monologhi...non si cresce!
La formazione di un pensiero "critico", che permetta di pensare, di creare domande, riflessioni, curiosità é spesso ciò che manca nella scuola. 
Montaigne diceva: "é meglio una testa ben fatta che una testa ben piena".
Come non dargli ragione quando si é di fronte ad un accumulo di saperi incapaci di trattare i problemi, di saper collegare e dare loro un senso!...Teste ben piene e non ben fatte!
Io mi auguro che questi ragazzi/e imparino a saper pensare, ma non per accumulare, ma per creare e ragionare, dialogare e trasformare. 
La finalità dei nostri incontri mensili, partendo da un argomento, ha questo obiettivo. Uscire dalla dipendenza televisiva del Big Brother Brasil (Sarebbe il Grande Fratello), staccarsi dalla dipendenza di cellulare e video Tik Tok....e forse avere il piacere di incontrarsi e parlare.

Un popolo che pensa ha sempre fatto paura al sistema, ecco perché é bene lasciarlo nell'ignoranza.


gruppo giovani in via di assestamento.


È iniziato, anche, il corso di artigianato....ci proviamo a farlo partire!!!
Ho avuto la disponibilità di Dalvinha, una signora della parrocchia  di Pau da Lima, di padre Jorge, responsabile della nostra struttura. Con Dalvinha ci siamo organizzate su il giorno in cui iniziare, siamo andate insieme a comprare i materiali necessari e cerchiamo di divulgare l'iniziativa. Principalmente sarà cucito creativo, con la realizzazione di creare tovaglie, tappeti, oggetti per la casa, per poi passare alla decorazione di bottiglie e altre cose. La fantasia non manca.
 Ci sono molte donne che mi dicono che hanno bisogno di "occupare la mente", ma non per aggiungere più problemi a quelli che hanno già, al contrario, per distrarsi, pensare ad altro, uscire di casa e creare qualcosa di carino e utile, che magari possono vendere per ricavare un piccolo reddito. La depressione é un male comune tra loro, non hanno un supporto dal proprio compagno, spesso sole e con la responsabilità della casa e dei figli. La linea é quella machista, dove c´é poco spazio per una realizzazione e valorizzazione femminile. Il loro percorso é dettato da un monotono e ripetitivo standard: casa, famiglia, famiglia, casa, dove i sogni rimangono dentro un cassetto o persi in chissà quali desideri mai realizzati, per paura, per poca stima, per poche possibilità, per pigrizia, per ignoranza, per sfiducia. Creare uno spazio dove ci si possa incontrare, parlare, scambiare idee e creare, é qualcosa di terapeutico e che può far bene, perché é al bene che si deve mirare....imparare a stare bene. Questo é l'obiettivo che spero riusciamo a realizzare, perché quel bisogno di occupare la mente, che molte dicono, in realtà é la rivelazione di un malessere e una richiesta di "aiuto".
Non abbiamo molti mezzi e la pandemia intralcia sempre molto, ma abbiamo deciso in accordo con padre Jorge e Leleo, che sono i miei referenti di lavoro e servizio, che potevamo ricominciare, con il rinforzo scolastico, per i bambini, con gli incontri mensili per i giovani, con l'avvio di alcuni corsi. Per ora artigianato e manicure per le adolescenti e donne del bairro.
Rocominciare, con maschera e alcool gel, piccoli gruppi, ma ricominciare.


 corso di artigianato 



corso di manicure con le adolescenti