giovedì 16 febbraio 2023

Aggiornamenti

È molto, molto, molto che non scrivo su questo blog!
L'ultimo post risale ad Agosto!! Accipicchia, credo proprio che lo chiuderò, non riesco più a portarlo avanti e gli impegni e la Vita, hanno preso altre priorità e altre forme di comunicazione, come le mie foto e la mia passione per la Fotografia (Emma Chiolini su Instagram).
Mi ero affezionata al mio primo blog: A Piedi Nudi! e l'ho portato avanti con "dignità" e disciplina, tante emozioni e tante storie, che mi ha fatto piacere raccontare. Era la mia prima esperienza, lunga, missionaria, l'anima stava assaporando tutto per la prima volta e la sfida con me stessa era grande, tutto era l'inizio di qualcosa, dall'entrare in un carcere, alla convivenza con persone di altra cultura, la lingua, le realtà locali, le pastorali sociali, le situazioni di vita dure e taglienti, le prime emozioni e io...io che sentivo il bisogno di raccontarle.
A Piedi Nudi ha rappresentato tutto questo e, ancora, circola in rete.

Le scarpe, é vero, non le ho più rimesse e sono partita di nuova, facendo altri tre anni di missione, quota 6 in totale: 2013-2016 Minas Gerais, 2019-2022 Bahia.
Questi ultimi anni sono stati caratterizzati da molti cambiamenti, da una pandemia che ha modificato le situazioni, le scelte, i piani, portando nuove sfide e forse, altri, sogni.
E proprio da questi sto ripartendo, con una me, più grande, che sta invecchiando! 
Ma nonostante il tempo passi e con lui molte cose, rimango fedele a me stessa, ossia, non ho più rimesso le scarpe, non sono più capace di mettermele, ne voglio metterle! 
Mi accontento di un paio di infradito, che mi permettono la "libertà" di avere i piedi liberi e a contatto con la "nuda" terra, senza filtri. 

 Intanto qualche aggiornamento lo posso scrivere 😎...devo scriverlo!

Prima cosa, iniziamo questo nuovo 2023, con un nuovo/vecchio presidente: Lula! Finalmente il ritorno! Finalmente la fine dell'era Bolsonaro. Finalmente un po' di respiro, che si accompagna con una diminuzione della pandemia, l'aumento dei vaccini e il ritorno alla "normalità".
Lula ha assunto il suo quarto mandato il 1 di gennaio, con una cerimonia da pelle d'oca. L'ho seguita alla Comunidade Trindade, in televisione, in diretta da Brasilia, in un giorno, il primo dell'anno, significativo, perché carico di speranze e progetti. È stato come respirare sopra una nuvola, morbida, leggera, piena di ossigeno. È stata una cerimonia bellissima ed emozionante, che mi ha fatto sentire parte di una storia che si sta per scrivere. La fascia presidenziale, non gli é stata passata dal presidente uscente, fuggito in America, ma da alcuni rappresentanti del popolo, di varie categorie, tra i quali un capo indigeno, un portatore di disabilità, un ragazzino delle favelas, una signora catadora de recicláveis (persone che lavorano con il riciclaggio), un metallurgico, un professore, una cuoca, una giovane di colore, che lo ha aiutato ad indossare la fascia presidenziale. Lula eletto dal Popolo, Lula eletto dal suo Popolo! 
Finalmente il Brasile ha il suo Presidente!  
Una persona degna  di portare questo carico e di aiutare questo paese ad uscire da molti problemi, ingigantiti, peggiorati e ancora non risolti. 
Buon Lavoro Presidente, ce ne é bisogno!


Questa la gioia.....poi...
Poi é successo che l'8 gennaio, c'é stato un tentato golpe. 
Non so se vi ricordate l'assedio al Campidoglio degli Stati Uniti, il 6 gennaio 2021, da parte di un gruppo di sostenitori di Trump, che perse le elezioni contro Biden. Ecco, é successa la stesa cosa! 
Un gruppo di fanatici bolsonaristi, non accettando la vittoria di Lula, hanno marciato in Brasilia, invadendo il Planalto, dove stanno i palazzi dei tre poteri, il palazzo Presidenziale, la sede del Congresso e la corte Suprema. Hanno devastato e saccheggiato tutto, rotto vetri, porte, opere d'arte di patrimonio pubblico, tra atti di violenza e selfie sul posto! Una grande vergogna! L'intento era di destabilizzare le istituzioni repubblicane e minacciare la democrazia. 
Questo tentato golpe é stato organizzato o comunque agevolato, ma non entro nel merito dell'argomento, se non per esprimere il mio disappunto, l'orrore e l'errore per certe azioni, per una ala politica antidemocratica e violenta. Una manipolazione ben organizzata.
Tentato golpe, comunque, non riuscito, forse solo un atto intimidatorio e di show pubblico, che fortunatamente, non ha avuto risvolti, se non l'incarcerazione in massa e procedimenti giudiziari, ancora in corso, contro chi fisicamente ha effettuato le violenze. Fisicamente, perché i mandanti sono ben altri, le menti si nascondono sempre, in luoghi ben alti e di spicco.
Ricordo che questo paese ha subito 21 anni di dittatura dal 1964 al 1985, con nostalgici che, ancora, riecheggiano agli orrori del passato.
Il governo Lula ha ripreso in mano la situazione, con profondo rammarico, per i danni subiti, ma pronto ad andare avanti e a cercare giustizia e verità. Si va avanti, sempre, a testa alta e con fede e impegno, cercando di salvare un paese, che é uno tra i più belli del mondo e che non si merita, come ogni paese su questa terra, dolore e ingiustizie. Avanti Lula! Avanti Popolo!

Siamo nel 2023...sono nel 2023, ancora qui in Brasile! Dopo i miei tre anni, entro nel quarto e questa volta ci entro, con la scelta personale di  di continuare. Questo significa che dovrò arrangiarmi da sola economicamente e provvedere alla mia situazione. 
Come ho scritto sopra, non ho più rimesso le scarpe, continuo in infradito! Una sfida bella grande, che mi vede totalmente vivere, nel territorio brasiliano, come una "comune mortale", in cerca di un lavoro e affrontando i problemi della vita quotidiana. Vivo in un bairro, della periferia di Salvador, con il popolo e in mezzo al popolo, con i rischi e pericoli che fanno parte della periferia (favela), consapevole della mia scelta e delle mie possibilità. 
Porto avanti le pastorali sociali che seguo, come quella carceraria e pastorale sociale, nella parrocchia dove vivo, dei padri Comboniani. 
Continuo con gli incontri del CEBI, centro studi biblici, ecumenico, di cui faccio parte, continuo con la Comunidade Trindade (comunità dove ho vissuto, con le persone di strada) a cui sono legata e punto di riferimento, continuo con le iniziative volontarie nella parrocchia (incontri, formazioni, pastorale afro, incontri gruppo GEC, Grupo Espiritualidade Comboniana, iniziative, ect..), centro diurno Levanta te Anda, con moradores de rua, quando posso. 
Il mio cammino missionario continua, solo che ci devo aggiungere un lavoro, se no, come vivo? Ma non mi perdo d'animo, a volte si, ma rimango a galla, senza affogarmi! 
Andrò avanti per progetti, prestando servizio dove posso e dove ci saranno le possibilità. Ho la fortuna, di continuare con Conexão Vida, ma attraverso il lavoro di traduzioni, che mi chiedono di fare. Conexão Vida é un associazione, che lavora nel sociale e che collabora con l'Italia, il materiale, le relazioni, i rapporti che inviano devono essere tradotti...e qui subentro io, con il mio lavoro di traduzione, pagato.
Poca cosa, ma é qualcosa!

Due parole sulla pastorale carceraria, visto che sono in vena, di scrivere due righe 😬....é sempre una grande emozione. 
Ti rigira come un calzino, ogni volta che entri in carcere. 
Se in Minas Gerais, parlavo ai detenuti dietro ad una grata, qui in Salvador, entro direttamente dentro il patio. Uno spazio a cielo aperto, la famosa ora d'aria, con 80/90 persone in divisa arancione. 
Ogni volta che entriamo, si entra sempre in due o più persone, mai da soli, siamo accompagnati dagli sguardi dei detenuti, che sembrano farti una radiografia oculare! La mia timidezza, inizia a distribuire saluti, allungando la mano a chi incontro, sorridendo e dirigendomi alla ricerca di uno spazio, dove possiamo iniziare a parlare e condividere il nostro incontro. Si parte da un brano del Vangelo, da un episodio di Vita, si chiede come vanno le cose...ect..ect...e l'incontro inizia. Sono scambi colloquiali, che hanno un certo peso, una loro dinamica e ogni volta che finiscono, mi sembra di essermi caricata sulle spalle grossi pesi fatti di parole, confidenze, riflessioni. È una realtà molto dura il carcere.
A Natale abbiamo celebrato la messa, dentro il patio, ho chiesto a padre Boaventura, Comboniano, di condurre la celebrazione, lui non fa parte della pastorale carceraria, ma avevamo bisogno di qualcuno disponibile per farlo e avevo piacere di invitare un padre Comboniano. Si é emozionato, anche lui, perché é forte l'impatto dentro quel patio, difficile descriverlo a parole. Tutto é forte quando entri in carcere, dalle voci che senti nelle celle, dalle attese per entrare, dai controlli, dagli sguardi degli agenti, dalle condizioni del posto, dalle storie condivise...tutto ti rigira come un calzino! Forte, molto forte, ma é la mia pastorale, che non ho mai abbandonato. In Salvador le cose sono molto diverse, rispetto al Minas Gerais, altro Stato, altro Governo, modi diversi di condurre le cose e soprattutto ci sono più guerre tra le gang, nelle carceri. La pastorale carceraria, a livello diocesano, é un po' debole rispetto a Belo Horizonte (Minas Gerais), con molti buchi, ma con una passione, da parte dei suoi volontari, che entusiasma e la tiene in vita. Il lavoro dei volontari é il motore di tutte le pastorali sociali, senza questa base, così fondamentale, senza questo impegno, dedicazione, tempo, passione, fede, ideale, giustizia, amore, niente andrebbe avanti. È il grande esempio della base Latino Americana, che ho imparato, qui, in Brasile, in questi 6 anni e che fa parte della mia scelta di continuare. 

Questo post sta rischiando di essere lungo...é meglio concluderlo così!
Alla prossima, forse, sempre che non decida di chiudere il blog...chissà?
Mi piacerebbe un riscontro di chi legge, se c'é qualcuno che lo legge...forse dovrei tornare a rianimarlo un po'.
In ogni caso grazie a chiunque gli dia un occhiata, grazie a chi decide di essere curioso, grazie a chi ha voglia di lasciare un commento, pochi, pochissimi, grazie a chi vuole tediarsi nelle mie parole e a chi ha piacere di farlo. 
Ma soprattutto Grazie, a chi in questi anni, ha condiviso con me, le mie storie, le mie riflessioni, il mio percorso, a chi ha voluto accompagnarmi, togliendosi le scarpe, senza paura della sua "nudità"....semplicemente a Piedi Nudi!

Capoeira, strade di Salvador


Trindade do mar



Bairro de Salvador


                          Bambini di Salvador, Bahia

Salvador, Bahia


Natale 2022 con la Comunidade Trindade


Comunidade Trindade

Trindade do Mar


Foto Emma Maribel Chiolini

Grazie 😀