domenica 13 settembre 2020

Così è da marzo....

 In questo periodo dell'anno, dall'alto dalla scalinata della chiesa, dove tutti i giorni, per un ora partecipo al Silenzio  Pela Dor, siamo quasi al sesto mese di Campagna iniziata, mi piace osservare questo cielo invernale fatto di  nuvole simili a panna montata, soffici come fiocchi di neve, che si incontrano con altre nuvole, ma nere e ben minacciose, gravide di pioggia. L'inverno, qui, non è fatto di maglioni, calze di lana, riscaldamento da accendere, sono ricordi che fanno capolino dall'altra parte del globo. Qui l'inverno è essenzialmente pioggia e vento, con una felpa che ripara al mattino e alla sera e dura poco...felicemente poco, mentre le zanzare durano sempre!!  Ho sempre amato i contrasti quando sanno amalgamarsi bene, esprimono le differenze della vita e la loro bellezza nello stare insieme. In questa ora di silenzio i miei pensieri accompagnano i movimenti lenti delle nuvole e i miei occhi apprezzano i disegni di un cielo artistico. Come cornice la brezza di un vento leggero e gentile.  Quando non ci sono troppi  container che occultano la vista, perché abitiamo vicino ad un porto commerciale, si riesce a vedere  uno stralcio  di mare e a percepire la bellezza della sua quiete, uno specchio azzurro baciato dai raggi luminosi del sole. Che nostalgia del mare, che nostalgia di Salvador, del suo centro storico, dei suoni della banda di Olodum, che riempiono le strade assieme ai ritmi dei danzatori di capoeira, energia buona, battiti di vita che pulsa in questa città....nostalgia di viverti Salvador, nostalgia di te affascinante città, mistura di culture, religioni, di echi africani, di sapori, di colori, saudade de te!

Siamo  in quarantena da marzo..... il numero di morti è arrivato a 131.000, con un numero di contagi che sale a 4.315.858.  Stanchi di una situazione che sembra non arrivare ad una fine, stanchi di una noncuranza politica incapace di affrontare questa crisi, incapace di creare buone prevenzioni, di dare il buon esempio, di informare correttamente. Sembra che tutto sia normale, che tutto può procedere tranquillamente, con servizi televisivi che mostrano agglomerati di persone che si riversano sulle spiagge di Copacabana, senza mascherina, in una domenica soleggiata. Proprio non ci siamo! Questo paese è diviso tra chi appoggia il presidente, che banalizza la situazione e chi cerca di rispettare le consuete e buone regole di prevenzione. Se almeno ci fosse una maggiore coscienza nell'uso della mascherina, perché sarà da usare ancora per molto....per  molto!

Per quanto riguarda noi della Comunità, continuiamo la nostra quotidianità portando avanti i lavori di ogni giorno, chi si occupa del giardino, chi della cucina, chi della dispensa, chi nell'artigianato. Cerchiamo anche di creare nuove cose che necessitano, ma che erano rimaste in cantiere, come la ristrutturazione della chiesa....imbiancare e sistemare intonaci, sistemare tetti, varie manutenzioni. Occupare tempo, con momenti di ozio pomeridiani, aspettando la celebrazione della preghiera che inizia alle 18.30 e poi la cena. Ancora non possiamo uscire, se non alcuni di noi, ma per motivi importanti. La comunità è formata da un gruppo di  persone a rischio, 16 persone con esattezza e dobbiamo tutelarle, perché se qualcuno di noi prende qualcosa la passa facilmente a tutti, difficile creare separazione e o nosso povo, come chiamiamo affettuosamente le persona  che vivono qui, non riescono a tutelarsi e a tutelare.

Così è da marzo, con momenti di nervosismo che hanno caratterizzato i primi tempi, con abbandoni da parte di alcuni, con una quotidianità accettata, con la speranza di riaprire alcune situazioni. Sono 6 mesi vissuti qui....solo qui...con una vita che non abbiamo mai dimenticato di celebrare, fatta di compleanni, di feste, di ricorrenze importanti....e in mezzo quel Silenzio pela Dor che portiamo avanti con impegno e dovere. 

io ed Henrique Junior







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